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Progettare una casa è un esercizio esistenziale e disegna stili di vita

Prevedere comportamenti. Tracciare gesti. Per Vincent Van Duysen, architetto, interior e product designer direttore creativo di Molteni&C, il processo creativo è circolare.

di Fabrizia Villa

3 maggio 2023

Vincent Van Duysen, direttore creativo di Molteni&C, all'ingresso del quartier generale dell'azienda, a Giussano (Mb): ha progettato il Pavilion (a destra, un interno), che oltre alla reception ospita una zona dedicata all'hospitality. Nell'ampliamento del compound ambienti domestici e spazi aperti sono in costante dialogo. ©Max Zambelli
Vincent Van Duysen, direttore creativo di Molteni&C, all’ingresso del quartier generale dell’azienda, a Giussano (Mb): ha progettato il Pavilion (a destra, un interno), che oltre alla reception ospita una zona dedicata all’hospitality. Nell’ampliamento del compound ambienti domestici e spazi aperti sono in costante dialogo. ©Max Zambelli

Parla velocissimo, quasi i pensieri lo incalzassero, lo spingessero ad andare avanti per far posto a nuove idee, ad altre parole. Vincent Van Duysen, architetto, interior e product designer si racconta con un ritmo serrato, dalla sua casa di Anversa, in un italiano preciso a cui, all’occorrenza, mescola inglese e francese, un esperanto vivace che ne rivela subito l’anima cosmopolita.

Annulla la distanza imposta dal collegamento video avvicinando il volto allo schermo, quasi a voler essere più diretto, pronto alla risposta, più presente. Autenticità, integrità e individualità sono concetti su cui ritornerà spesso nella nostra conversazione, parole imprescindibili nel suo lessico architettonico.

«Ho sempre voluto fare delle cose oneste, essenziali, non amo seguire le tendenze e neppure essere categorizzato, mi sento anarchico in modo naturale», racconta. «Nella vita sono attratto dall’integrità della bellezza, disegno per le persone, non con il solo scopo di fare design. Un designer, secondo me, deve pensare in termini di atemporalità». Questo suo mondo di progettare, centrato sull’uomo, è la filosofia che da sempre ne guida il lavoro, un fil rouge che è presente anche nell’attesa prima produzione outdoor di Molteni&C, brand di cui l’architetto belga è direttore creativo dal 2016. Landmark, Timeout e Heritage: sono in realtà tre le collezioni del debutto del marchio nell’arredamento per esterni, che mettono in relazione progettisti di ieri e di oggi, a cominciare da Gio Ponti, che «è stato in grado di creare ambienti eccezionali grazie alla sua creatività poliedrica e a cui mi sono accostato rispettandone sempre il Dna e la filosofia progettuale. Senza stravolgerla troppo, ma attualizzandola con materiali e tecnologie del nostro tempo. Come insegna Ponti, una sintesi di valori che si risolve in un’estetica».

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