Usare meglio l’energia, in casa, in ufficio per consumare meno e, quindi, ridurre la propria impronta di carbonio… tutti possiamo fare qualcosa per il risparmio energetico tutelando l’ambiente e aiutando il nostro Pianeta Sensibilizzazione: è questo lo scopo dell’Enea nell’eleggere novembre quale mese del risparmio energetico; i cittadini infatti possono agire in prima persona, semplicemente facendo attenzione e correggendo comportamenti sbagliati ma anche promuovendo direttamente – in famiglia, a scuola, nello sport o sul posto di lavoro – un uso più consapevole e attento dell’energia. Per questo l’ente organizzerà per tutto il corso del mese di novembre eventi, manifestazioni a tema, attività promozionali, seminari informativi per stimolare e suggerire un uso corretto dell’energia. A livello nazionale, inoltre, aziende e associazioni ambientaliste e dei consumatori stanno tracciando le linee guida del risparmio energetico attraverso la realizzazione di un manifesto per l’energia del futuro che supporti una completa e rapida liberalizzazione del mercato dell’energia. PROPOSÉ PAR UNIPOLSAI ASSICURAZIONI SPONSORISÉ UFAI UN PREVENTIVOU Fai un passo avanti! Con Unibox paghi l’RC Auto in base a quanto guidi UNIPOLSAI.IT Le 9 associazioni dei consumatori e le 5 aziende che hanno collaborato alla stesura del manifesto – Adiconsum, Altroconsumo, Assoutenti, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Movimento Consumatori, Movimento a difesa del Cittadino, Udicon, Associazione Utenti Dei Servizi Radiotelevisivi, Edison, Engie, E.On, Illumia e Sorgenia – vedono infatti nell’apertura del mercato energetico una grande opportunità per il risparmio energetico, l’innovazione tecnologica e un consumo più responsabile. È necessario però fare in fretta perché il termine per il completamento del percorso verso la piena liberalizzazione – stabilito al 1° luglio 2020 – è sempre più vicino e sono ancora tante le misure concrete da adottare per accompagnare in modo efficace, equilibrato e trasparente il consumatore nell’ingresso al mercato libero. Tuttavia, se lato regolamentazione del mercato i consumatori sono attori passivi e non protagonisti, dal punto di vista dei comportamenti individuali e comunitari i singoli individui possono fare molto per ridurre i consumi e promuovere un vero risparmio energetico. L’importante, come primo passo, è evitare di agire per sentito dire, seguendo falsi miti e false indicazioni – come dimostrato da un’analisi di Idealo.it – informandosi correttamente e adottando misure concrete. Come? Ci sono molti modi per farlo… per esempio, come segnala èNostra, un fornitore elettrico cooperativo con finalità non lucrative che vende ai propri soci solo elettricità rinnovabile, si può pensare di cambiare la propria caldaia con un modello a condensazione – se è molto datata – oppure di dotare la propria abitazione di un cappotto termico – se si possiede una casa singola – sfruttando i bonus fiscali previsti per l’efficientamento energetico. Advertisement Un altro intervento di tipo strutturale che si può adottare è quello di dotarsi di un impianto fotovoltaico – laddove sia possibile installarlo – con un sistema di accumulo per l’autoproduzione di energia elettrica che consenta di usare solo energia elettrica, anche per il riscaldamento, andando così a eliminare l’utilizzo delle fonti fossili. A livello comportamentale, invece, una semplice soluzione per ottenere un risparmio energetico significativo e immediato è quella di evitare l’uso dello standby degli elettrodomestici in casa; spegnendo sempre televisori, consolle per i giochi, monitor, personal computer e, in generale, tutti gli elettrodomestici collegati alla rete elettrica, si arriva a ridurre significativamente il consumo elettrico. Non lasciate poi aperte porte e finestre se in estate state usando un climatizzatore – in questo caso non tenete la temperatura troppo bassa – o in inverno il riscaldamento sta funzionando. Bastano pochi attimi per aerare gli ambienti e, in ogni caso, si dovrebbe avere l’avvertenza di spegnere condizionatori o riscaldamento quando lo si fa. Il tema della temperatura, già accennato, è molto importante: esistono disposizioni di legge per il riscaldamento invernale che fissano i limiti – che variano da regione a regione – e di buon senso per il raffrescamento estivo – è buona norma non avere una temperatura interna più bassa di 5/6 gradi rispetto all’esterno. Insomma, per ottenere un risparmio energetico efficace, consumare meno e quindi emettere meno sostanze dannose basta davvero un poco di attenzione in più; informarsi sempre presso fonti autorevoli ed esperte e non dare retta ai consigli dell’energy manager fai da te sulle piattaforme social.
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