Puoi dormire in un fienile d’acciaio sospeso nel vuoto

Si trova in Inghilterra ed è un luogo da sogno, immerso nella natura e dove trascorrere del tempo all’insegna del relax23 Novembre 2023 09:49

Puoi dormire in un fienile d’acciaio sospeso nel vuoto
Il fienile d’acciaio sospeso nel vuoto

Ci sono luoghi in cui la realtà supera l’immaginazione: succede in Inghilterra dove si può dormire in una struttura che sembra essere stata proiettata in mezzo alla natura direttamente da un sogno.

Un edificio in acciaio, lucido e riflettente, perfettamente inserito in un ambiente naturale, andando a creare un contrasto che lascia senza fiato. Si chiama Balancing Barn, ovvero fienile in equilibrio, e ci si può dormire vivendo un’esperienza unica nel suo genere. Infatti, la struttura è sbalzo e rimane per un lungo tratto sospesa nel vuoto, affacciandosi sulla natura della campagna inglese. Un luogo perfetto per una vacanza: immersi nella bellezza e dentro un edificio unico nel suo genere.

Il Balancing Barn, tutto sul fienile sospeso nel vuoto

Grandi finestre che si affacciano sull’ambiente circostante, una struttura che si immerge nella natura, la riflette e che sembra uscita da un sogno. Ma non lo è, perché l’edificio in questione è stato realizzato dallo studio di architettura olandese MVRDV e si trova nella campagna inglese. Più precisamente vicino ai centri abitati di Walberswick e Aldeburgh e poco distante dalla costa. Ci troviamo nel Suffolk.X

Si tratta di una vera e propria abitazione nella quale è possibile soggiornare per una vacanza all’insegna del relax e del design. Lunga trenta metri, metà di questi sono sospesi nel vuoto che si apre sotto una piccola collina. Proprio in quello spazio sottostante è stata posta un’altalena.

Le piastrelle con cui è stato rivestito l’edificio sono riflettenti, uno specchio in cui la natura intorno si moltiplica regalando un effetto straordinario. Al tempo stesso la scelta di questo materiale si collega alla tradizione di rivestire le strutture agricole in metallo. Internamente, invece, domina il legno di frassino, le linee essenziali, l’eleganza coniugata con la praticità e spiccano tele e tappeti che si rifanno a opere d’arte di John Constable e Thomas Gainsborough.

Le finestre sono molto ampie e permettono di godere della scenografia esterna, grazie al fatto che si trovano non solo sulle pareti, ma anche sul tetto e sul pavimento. Il risultato è che ci si sente completamente immersi nell’ambiente circostante, avvolti dal cielo e dalla natura.

La struttura può ospitare fino a un massimo di otto persone e può accolgiere ospiti di ogni età: le camere sono 4 in totale e dispongono di un bagno privato ciascuna. L’edificio è ideale per una piccola vacanza di gruppo o per una famiglia numerosa.

Cosa fare durante una vacanza nel fienile sospeso nel vuoto

Una vacanza all’insegna del relax, ma non solo. Il fienile sospeso nel vuoto si trova in un’area dove vi sono diverse cose da fare, inoltre la location stessa merita di essere vissuta al cento per cento, Per accedervi bisogna percorrere un viale alberato e poi ci si trova all’interno di sei acri di giardini privati dove poter trascorrere del tempo all’aperto, compreso quello dedicato alla cucina considerata la presenza di un apposito focolare.

Giochi, letture, contemplazione della natura, oltre al tempo trascorso in compagnia e di qualità: il Balancing Barn è il luogo ideale per staccare dalla quotidianità. Inoltre, nei dintorni vi sono pub e ristoranti, centri abitati, la costa e la natura da ammirare in tutta la sua bellezza.

Come funziona l’ecobonus per lavori e ristrutturazione case nel 2024 ufficialmente prolungato

Per i lavori iniziati nel 2024, in teoria, sarà ancora possibile usufruire dell’agevolazione dell’ecobonus a una condizione.

La pianificazione della distribuzione dei bonus per il 2024 è influenzata dalla disponibilità di risorse allocate nella legislazione di bilancio. In merito alla fiscalità, si prevede di estendere il periodo di tassazione delle plusvalenze derivanti dalla vendita di immobili ristrutturati con l’applicazione del bonus da 5 a 10 anni. Ma vediamo come funziona l’ecobonus per lavori e ristrutturazione case ufficialmente prolungato per il 2024:

  • Come cambia l’ecobonus 2024 per lavori e ristrutturazione case
  • Come funzionano gli altri incentivi per l’edilizia

Come cambia l’ecobonus 2024 per lavori e ristrutturazione case

Confermata l’estensione dell’Ecobonus casa fino al 2024, l’incentivo finalizzato a coprire le spese relative all’efficientamento energetico degli edifici. Nello specifico, l’Ecobonus prevede una detrazione che varia dal 50% al 65% per gli interventi di efficientamento energetico che non rientrano nella categoria del Superbonus.

Questa agevolazione comprende diversi interventi, tra cui l’installazione di nuove serrande o zanzariere, come descritto nei dettagli relativi ai bonus tende da sole, bonus fotovoltaico e bonus zanzariere. Sono previste detrazioni anche per la posa di infissi e per l’acquisto di caldaie.

L’ecobonus è accessibile a tutti i contribuenti, compresi i titolari di reddito di impresa, che risultino proprietari di un immobile oggetto di interventi finalizzati al risparmio energetico.

La detrazione si applica sia sull’Irpef che sull’Ires e, per i titolari di reddito d’impresa, è valida esclusivamente per i fabbricati strumentali utilizzati nell’esercizio dell’attività imprenditoriale.

In dettaglio, i contribuenti che possono beneficiare della detrazione fiscale sono:

  • coloro che percepiscono reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali);
  • associazioni tra professionisti;
  • enti pubblici e privati non svolgenti attività commerciale;
  • persone fisiche, comprese le seguenti categorie: titolari di diritto reale sull’immobile, condomini per gli interventi sulle parti comuni, inquilini, coloro che detengono un immobile in comodato, familiari o conviventi che supportano le relative spese.

La detrazione fiscale è concessa solo per interventi di riqualificazione energetica effettuati su unità immobiliari ed edifici residenziali preesistenti.

Non sono ammissibili in detrazione le spese sostenute durante la costruzione di un nuovo immobile.

Come funzionano gli altri incentivi per l’edilizia

Gli altri incentivi legati al settore edilizio, quali il bonus ristrutturazioni, il bonus verde e il bonus per le barriere architettoniche, hanno già garantito finanziamenti per almeno un altro anno e, quindi, proseguiranno senza interruzioni. Il bonus Iva per le abitazioni a basso impatto ambientale è stato eliminato. Introdotto nell’ultima manovra finanziaria, la detrazione dell’Irpef del 50% sull’Iva per l’acquisto di abitazioni di classe energetica A e B non è stata rifinanziata, pertanto, dopo soli un anno, nel 2024 verrà abrogato.

La manovra finanziaria non modifica l’agevolazione relativa alla detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati all’arredamento di un’unità immobiliare in fase di ristrutturazione. Secondo le attuali disposizioni normative, la spesa massima ammissibile a partire dal prossimo anno sarà ridotta da 8.000 euro a 5.000 euro.

Contemporaneamente, l’Agenzia delle entrate si prepara a recuperare parte delle agevolazioni fiscali concesse finora, adottando due strumenti. Il primo consiste nella riclassificazione degli edifici per cui è stata applicata la massima agevolazione fiscale. In pratica, si procederà a una modifica della rendita catastale, con conseguenze che potrebbero influenzare alcuni proprietari di unità immobiliari adibite a prima casa. In questo caso, non è previsto il pagamento dell’Imu (le prime case soggette a tale imposta sono le abitazioni di lusso).

Un aumento del valore catastale, calcolato sulla base della rendita, potrebbe comportare la perdita di alcune agevolazioni sociali basate sull’Isee. In caso di rivendita dell’immobile, il nuovo acquirente dovrà pagare un importo più elevato nell’imposta di registro. Per le seconde case, invece, le conseguenze saranno immediate in relazione all’Imu.

Nuove regole per invio cartelle esattoriali, avvisi fiscali, atti via Pec e raccomandata cartacea nel 2024

Quali sono le nuove regole per l’invio di cartelle esattoriali, avvisi fiscali, atti e accertamenti via Pec e raccomandata cartacea nel 2024? Diventa sempre più digitale e rapido l’invio di cartelle esattoriali, avvisi e atti notificati da parte dell’Agenzia delle Entrate, come previsto dalla bozza di decreto legislativo di attuazione della riforma fiscale. Vediamo nel dettaglio quali sono le novità per l’invio cartelle esattoriali, avvisi fiscali, atti e accertamenti.  

  • Cosa cambia per l’invio di cartelle esattoriali, avvisi fiscali, atti e accertamenti via Pec e raccomandata cartacea nel 2024
  • Cosa succede quando casella Pec è piena per invio comunicazioni 

 
Cosa cambia per l’invio di cartelle esattoriali, avvisi fiscali, atti e accertamenti via Pec e raccomandata cartacea nel 2024

Cambiano e si aggiornano le modalità di comunicazione tra Fisco e contribuenti, diventando sempre più rapide e digitali. La novità riguarda l’invio di cartelle esattoriali, avvisi fiscali, atti e accertamenti che dovranno essere inviati via Pec direttamente al domicilio digitale di ogni contribuente destinatario delle comunicazioni. La novità è compresa nel decreto legislativo dedicato all’accertamento di attuazione della riforma fiscale.

Secondo quanto stabilito dal decreto, per l’invio tramite Pec di comunicazioni, atti, accertamenti e cartelle a singole persone fisiche, professionisti e altri enti di diritto privato si usa il domicilio presente nell’Indice nazionale dei domicili digitali delle persone fisiche, dei professionisti e degli altri enti di diritto privato, non tenuti all’iscrizione in albi, elenchi o registri professionali o nel registro delle imprese.

Per l’invio tramite Pec di comunicazioni, atti, accertamenti e cartelle a soggetti che hanno eletto il domicilio digitale speciale si usa il domicilio speciale, mentre per l’invio di comunicazioni tramite Pec alle Pubbliche amministrazioni e a gestori di pubblici servizi si usa il domicilio digitale contenuto nell’indice dei domicili digitali delle pubbliche amministrazioni e dei gestori di pubblici servizi (IPA).

Infine, per l’invio di comunicazione tramite Pec a imprese individuali o costituite in forma societaria, professionisti si usa il domicilio  digitale contenuto nell’indice nazionale dei domicili digitali delle imprese e dei professionisti (INI-PEC), anche quando diverso da quello contenuto nell’Inad o nell’Ipa.

Nel caso di invio fallito di atti, comunicazioni e cartelle via Pec, dopo due tentativi, si procede all’invio della stessa comunicazione in modalità ordinaria, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno.

https://www.businessonline.it/fisco-tasse/nuove-regole-per-invio-cartelle-esattoriali-avvisi-fiscali-atti-via-pec-e-raccomandata-cartacea-nel-2024_n72699.html

Caratteristiche e prezzi di una casa prefabbricata in acciaio

Caratteristiche e prezzi di una casa prefabbricata in acciaio

Redazione

La curiosità verso le nuove forme d’edilizia è in costante aumento. Tra queste, le case prefabbricate sono in continua ascesa. Scopriamo quali sono le caratteristiche e i prezzi di una casa prefabbricata in acciaio in Italia.

Caratteristiche case prefabbricate in acciaio

Spesso, soprattutto in passato, si tendeva ad associare le case prefabbricate (non solo in acciaio, ma anche in cemento e legno a strutture “povere”, “preconfezionate” e tutte uguali tra loro. Ma prefabbricato non è sinonimo di standardizzato e prodotto in serie, tutt’altro. Questo tipo di edilizia, infatti, è modulare e offre una grandissima varietà di soluzioni per personalizzare secondo i propri gusti e le proprie esigenze l’abitazione che si commissiona.

Nel caso specifico delle case prefabbricate in acciaio, grazie alla materia prima con cui vengono costruite, che allo stesso tempo riesce a essere resistente, leggero e flessibile, sono abitazioni che garantiscono la miglior risposta possibile a un sisma. Questo senza intaccare l’aspetto architettonico, che può essere modellato come si desidera.

L’acciaio, infatti, offre le migliori prestazioni in tema di antisismicità. Una casa prefabbricata in acciaio non viene intaccata dai terremoti, al contrario di un edificio di edilizia tradizionale in cemento armato, che anche se non cade durante un terremoto, successivamente può andare in crash e dover essere abbattuto. L’acciaio, invece, resta in piedi e non riporta danni.

Ma oltre a una sicurezza antisismica totale, una casa prefabbricata in acciaio è una struttura abitativa a degrado zero per via della resistenza anche con il passare degli anni della materia prima. Il sistema costruttivo utilizzato per realizzarla è veloce e preciso, i componenti vengono prodotti in fabbrica e in cantiere avviene solo l’assemblamento tramite l’inserimento in involucri di nuova generazione, con sistemi a secco, che garantiscono un isolamento termico e acustico elevatissimo, garantendo anche il risparmio energetico, l’insonorizzazione e la durata nel tempo.

Una volta ottenuti tutti i permessi necessari per costruire, una casa prefabbricata in acciaio può essere costruita, assemblata e consegnata in 6 mesi (ma ci possono volere anche solo 4 mesi, le tempistiche variano anche a seconda dei casi). Una casa prefabbricata in acciaio, inoltre, è indicata sia per aggiungere moduli in altezza, perché sono molto leggeri, sia ovviamente per siti di nuova costruzione.

Prezzi case prefabbricate in acciaio

Anche per quanto riguarda le fasce di prezzo, siamo più meno in linea con i costi delle case prefabbricate in legno e cemento. Per quanto riguarda i prezzi chiavi in mano si parte da una cifra indicativa di 1200 euro al mq, naturalmente il prezzo può variare a seconda del progetto e può arrivare fino a 1300 euro al mq con finiture di pregio. Se parliamo di una villa di lusso, ovviamente c’è un’ulteriore differenza di costi.

Chi vuole puntare su una casa prefabbricata in acciaio con un impianto di domotica, il prezzo al mq per una casa che supera i 200 mq si aggira intorno ai 1450 euro al mq, per un’abitazione di 110 mq invece siamo sui 1600. Le i modelli più evoluti di case prefabbricate in acciaio possono essere in grado di consumare più energia di quella consumata per abbattere anche i costi della bolletta energetica.

https://www.idealista.it/news/immobiliare/costruzioni/2021/04/12/153552-caratteristiche-e-prezzi-di-una-casa-prefabbricata-in-acciaio

Sostenibilità delle costruzioni in acciaio: al via la prima campagna di comunicazione

Il 27 settembre Palazzo Lombardia ospiterà una tavola rotonda organizzata da Fondazione Promozione Acciaio con gli attori del mondo immobiliare e delle costruzioni. Una campagna per diffondere la cultura di un’edilizia più responsabile, attraverso la promozione di un approccio circolare.

FPA – Fondazione Promozione Acciaio

La campagna si chiamerà “I’m Steel here”

Un’altra rivoluzione, dopo quella industriale. L’acciaio, componente fondamentale nella realizzazione di edifici ed infrastrutture, viene finalmente riconosciuto come materiale sostenibile e protagonista per la transizione ecologica, grazie alla sua natura circolare. Versatile, resistente, durevole e riciclabile.
Da questo presupposto il 27 settembre, a Milano presso Palazzo Lombardia, parte “I’m Steel Here”, con un evento organizzato da Fondazione promozione acciaio e aperto alla stampa, dedicato alla presentazione della prima campagna di comunicazione italiana sulla sostenibilità delle costruzioni in acciaio. L’evento ha ricevuto i patrocini di Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), Federacciai, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e della Regione Lombardia.

ISCRIVITI ALL’EVENTO

Un progetto lungimirante, volto a far maturare una cultura più edotta, e porre le basi per un futuro in cui la riconosciuta circolarità dei prodotti in acciaio svolgerà un ruolo decisivo nelle scelte materiche in fase di progettazione. L’Italia è il secondo produttore di acciaio dell’Unione Europea e undicesimo a livello mondiale, per un settore fortemente orientato all’export (un terzo del fatturato complessivo).

Da qui l’idea di un evento multidisciplinare e divulgativo, capace di stimolare il confronto tra gli attori della filiera e sensibilizzare opinione pubblica, investitori e istituzioni sulle specificità del settore delle costruzioni in carpenteria metallica. Una campagna per diffondere la cultura di un’edilizia più responsabile, attraverso la promozione di un approccio circolare, con un occhio attento alla trasformazione, alla rigenerazione dei materiali e alle tecnologie costruttive off-site ed industrializzate.

In occasione dell’evento saranno enunciati il manifesto e le linee di azione di I’m Steel Here che prevedono progetti e attività ben definite e che saranno la base del piano strategico dell’acciaio per il triennio 2023/2025.

Programma

Ore 16: Saluti e introduzione
Caterina Epis
, presidente Fondazione Promozione Acciaio – Presentazione “I’m Steel Here”, prima campagna di comunicazione sulla sostenibilità delle costruzioni in acciaio
Patricia Viel
, architetto ACPV ARCHITECTS, ambassador “I’m Steel Here”: Nuove espressioni architettoniche per l’acciaio

Ore 16.40: Tavola rotonda – “Il ruolo e la sostenibilità delle costruzioni in acciaio nell’economica circolare”

Ne discutono:

  • Mario Abbadessa, senior managing director & country head Hines Italy;
  • Anna Di Gironimo, co-head of development Italy di Covivio;
  • Antonio Gozzi, presidente Federacciai;
  • Patrizia Lombardi, vicerettore del Politecnico di Torino e professore ordinario d’Estimo e Valutazione;
  • Maurizio Milan, ingegnere Milan Ingegneria;
  • Massimiliano Salini, Onorevole, Parlamento Europeo – Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare;
  • Claudia Maria Terzi, assessore alle Infrastrutture e Opere pubbliche Regione Lombardia;
  • Patricia Viel, architetto ACPV ARCHITECTS, ambassador “I’m Steel Here”

Conduce: Cristina Gabetti, giornalista e scrittrice.

Presa da: https://www.ingenio-web.it/articoli/sostenibilita-delle-costruzioni-in-acciaio-al-via-la-prima-campagna-di-comunicazione/

Le città che verranno: tecnologia e architettura al servizio del futuro

Dall’architettura alla tecnologia, dagli investimenti ai progetti di sostenibilità: le città italiane e del mondo si preparano a cambiare volto. Si parla sempre di futuro, con la dovuta e specifica accezione per le città che negli ultimi tempi stanno riqualificando il modo di vivere, lavorare e abitare. Si parte proprio dall’architettura, dalla tecnologia e dalla sostenibilità per ragionare sui centri urbani dei prossimi anni, proiettandoci ai target del 2030 e del 2050 che l’Europa ha già posto per alcuni obiettivi e che ormai non sono più un miraggio. In Italia si parla di tutto questo tra iniziative, progetti e investimenti in grado di trasformare in realtà nuove idee destinate a rivoluzionare il concept di città. Le città del futuro: investimenti green L’Università Iuav di Venezia ha pubblicato dei bandi a cascata destinati a finanziare attività di ricerca condotte da imprese del territorio veneto, friulano, bolzanese e trentino. Questa tipologia di opportunità mette a disposizione due milioni di euro provenienti dal Pnrr per la creazione e il rafforzamento di ecosistemi dell’innovazione per la sostenibilità, finanziati dall’Europa tramite NextGenerationEu. L’obiettivo in questo caso è ambizioso: individuare strumenti, progetti e tecnologie necessari al raggiungimento della neutralità climatica del Nord-Est (cioè le emissioni zero) entro il 2050. A Milano, invece, si dà vita a una parte del progetto europeo Clever Cities che promuove la rigenerazione urbana sostenibile e socialmente inclusiva. Nel dettaglio, la giunta ha approvato la fattibilità del progetto per due pareti verdi nel parco Giambellino 129 (30 metri la prima e 40 la seconda) e un nuovo modello di isola ecologica di 20 metri quadri al mercato di Lorenteggio. La spesa complessiva per i lavori, che dovrebbero durare circa tre mesi, è di 102mila euro. Le iniziative e gli eventi nel mondo Fino al 29 ottobre lo studio di progettazione Migliore+Servetto sarà in Corea del Sud per la quarta edizione della Biennale di architettura e urbanistica di Seoul. Ico Migliore, docente presso la scuola e il dipartimento di Design del Politecnico di Milano, guida il laboratorio in magistrale di New Interiors 2 e ha coinvolto i suoi studenti invitandoli a immaginare una città verde e sostenibile. Dal laboratorio Futurability: timeless utopias for Seoul sono nati dieci futuristici scenari progettuali di ponti abitati che attraversano il fiume Han di Seoul e sono stati selezionati tra circa 40 progetti universitari da tutto il mondo. Due dei dieci sono inoltre tra i 12 vincitori della selezione finale e saranno esposti in Biennale con disegni, render, schizzi, elaborati video e il modello di stampa 3D. Altro appuntamento a cui parteciperà lo studio di progettazione è il Kia Convention & Exhibition 2023 dal 25 al 29 ottobre per ragionare sulle prospettive future della città a partire dal concetto di Cultural Seeds. L’architetta e urbanista Paola Viganò aprirà invece la 34esima edizione dei Colloqui di Dobbiaco, laboratorio di idee ecologiche, con una lectio magistralis. L’evento si chiama Stop al cemento! Della resilienza e rigenerazione delle nostre città in tempi di caos climatico e si svolgerà all’interno del centro altoatesino da venerdì 29 settembre a domenica primo ottobre. Il Museum of Modern Art (Moma) ha infine annunciato la prima rassegna museale che esamina il rapporto tra architettura e movimento ambientalista negli Stati Uniti. Si svolgerà dal 17 settembre al 20 gennaio del prossimo anno. Si chiama Emerging Ecologies: architecture and the rise of environmentalism e si compone di 150 opere realizzate e non (viste in fotografie, modelli, diagrammi, schizzi, poster…) che hanno affrontato, anticipato o sviluppato le tematiche ecologiche e ambientali dagli anni Trenta ai Novanta del secolo scorso. Tutto il mondo si interroga sulle città che verranno studiando il passato architettonico e ambientale, per andare verso il futuro in maniera più consapevole.

Continua a leggere su Green Planner Magazine: Le città che verranno: tecnologia e architettura al servizio del futuro https://www.greenplanner.it/2023/09/08/tecnologia-architettura-citta-future/

Una casa sulle Alpi che unisce stili contemporanei e tradizionali

Haus Balma è un edificio residenziale e commerciale progettato dal famoso architetto Kengo Kuma. Si trova a Vals, in Svizzera

Paul Clemence

Vicent Selva (Collaboratore di idealista news)

31 Agosto 2023, 8:45

Una delle correnti architettoniche dei nostri giorni è la ricerca di un proprio linguaggio senza abbandonare l’integrazione dello stile nello spazio in cui si trova. Ciò contrasta con il brutalismo e gli altri “ismi” del movimento moderno, che cercano di mostrare i materiali del nostro tempo (come il cemento) e le strutture degli edifici. La simbiosi tra tradizione e modernità piace al grande pubblico ed è una delle opzioni principali per costruire in luoghi naturali come l’alta montagna.

Nella cittadina svizzera di Vals, ai piedi della catena alpina dei Grigioni, il famoso architetto Kengo Kuma e il suo studio hanno progettato un edificio residenziale e commerciale chiamato Haus Balma, che combina lo stile tradizionale con elementi contemporanei.

Haus Balma

Paul Clemence

Integrazione e tradizione

Il progetto Haus Balma è stato avviato dal team giapponese di Kengo Kuma Architects nel 2012, anche se si è potuto materializzare solo 10 anni dopo. L’obiettivo principale del progetto era quello di integrare la struttura nel tradizionale villaggio di montagna di Vals, in modo che si fondesse con l’ambiente naturale e non sembrasse una struttura strana.

Pertanto, il design incorpora diversi materiali, come il legno, il metallo, il vetro e la rinomata pietra Valser. Questi materiali e le tecniche costruttive costituiscono il legame e l’omaggio tra la tradizione locale e l’espressione moderna del design, creando così un’atmosfera di armonia con l’ambiente. A questo scopo è stata commissionata la costruzione dell’edificio a Truffer AG, un’azienda a conduzione familiare con una lunga tradizione nella produzione di lastre in quarzite Valser.

Haus Balma

Designboom

Yuki Ikeguchi, partner e vicepresidente esecutivo di Kengo Kuma and Associates a Parigi, descrive tale integrazione come segue: “Uno dei principi della nostra filosofia è creare armonia tra architettura, natura e ambiente. Ecco perché all’inizio di un progetto ci occupiamo sempre attentamente delle condizioni locali, della storia e della tradizione particolari di un luogo. Per arrivare al disegno e alla forma architettonica, cerchiamo un elemento che leghi insieme tutte queste cose e cerchiamo di metterle nel giusto equilibrio”.

Haus Balma

Paul Clemence

Pietre che galleggiano

Per la progettazione architettonica degli esterni l’architetto ha tratto ispirazione dai tetti in tegole di pietra del villaggio di Vals visti da lontano, dove le pietre sembravano galleggiare sulla valle.

Questa visione delle pietre che fluttuano sopra la città ha risvegliato la creatività dello studio, che ha cercato formule per l’interazione tra la leggerezza e la pesantezza della pietra. Così, le tettoie in pietra e legno circondano l’edificio e sono adornate secondo la tradizione e l’artigianato valesano con ciò che, insieme al suo volto pesante e immobile, rappresenta secoli di esperienza costruttiva. Sorprendente è anche il gioco triangolare delle facciate di queste tettoie, che creano volumi che ricordano una pagoda giapponese.

Haus Balma

Paul Clemence

Per connettere visivamente questi spazi esterni dove domina la pietra, il design degli interni concentra la sua essenza anche su elementi in pietra e legno.

Interni circondati da una “cavità”

L’interno dell’edificio è destinato ad uffici e appartamenti. Ai piani inferiori sono ubicati gli uffici, ai piani superiori due spaziosi appartamenti.

Nell’epicentro è stata creata una sorta di “cavità” che conferisce uniformità all’intero interno ed evita la gerarchia. Con esso è stato possibile creare uno spazio che ricorda una gola o una cava, perché è realizzato con solidi blocchi di pietra che sono impilati fino al lucernario, offrendo a loro volta una vista sul cielo. All’interno di questa cavità si trova una scala alta e stretta che collega diagonalmente tutti i piani dell’edificio.

Las paredes del interior están realizadas con paneles de piedra rugosos

PiedraPaul Clemence

Il seminterrato è lo spazio più versatile dell’edificio. I suoi spazi sono destinati agli incontri e, talvolta, vengono utilizzati anche come spazi culturali dove vengono ospitate mostre, concerti ed eventi. Al piano terra si trovano la reception, nonché i luoghi di lavoro e di incontro.

Haus Balma

Paul Clemence

La sala riunioni è caratterizzata alle pareti da pannelli in pietra grezza e spaccata, mentre il pavimento e l’ampio tavolo sono in legno. Il bancone della reception, invece, ha forma triangolare con assi di legno.Haus Balma

Paul ClemenceHaus Balma

Paul Clemence

Haus Balma

https://www.idealista.it/news/immobiliare/residenziale/2023/08/31/175264-una-casa-sulle-alpi-che-unisce-stili-contemporanei-e-tradizionali

SUPERBONUS IN SCADENZA. QUALI OPZIONI PER CHI HA GIÀ INIZIATO I LAVORI E PER CHI VUOLE AVVIARLI

31 Agosto 2023 ATTI E NORMATIVE

Indice dei contenuti

Ancora pochi mesi, quattro per l’esattezza, per poter usufruire del Superbonus con aliquota al 110% o al 90%. Infatti, a meno di ulteriori novità nella legge di Bilancio, a gennaio 2024 l’incentivazione si abbasserà al 70% (fatta eccezione per gli edifici a rischio sismico).

Chi quindi vuole riqualificare il proprio condominio o villetta beneficiando delle detrazioni più elevate deve trovare il modo di far partire i lavori entro tale data, sapendo comunque di non poter più accedere a sconto in fattura o cessione del credito.

Cosa accadrà in futuro

Posta la volontà del governo, più volte affermata, di voler mantenere le detrazioni per il risparmio energetico e gli interventi sulla casa, pur con sostanziali modifiche, è ancora presto per dire in che modo questo progetto verrà attuato. La sola certezza, a questo punto, è il quadro delle agevolazioni fino a fine anno.

Comunque, la prossima riduzione dell’aliquota non impatterà su chi ha già fatto partire il cantiere ma non riuscirà a portare a termine i lavori entro l’anno corrente. Infatti, ai fini dell’agevolazione, conta solo la data di pagamento.

Rimane comunque l’obbligo di concludere i lavori per maturare la relativa detrazione, anche se l’Agenzia delle entrate non ha indicato un termine specifico. Concorre in capo all’Enea l’obbligo di indicare all’ente entro 5 anni i dati di chi ha avviato la pratica di Superbonus senza però averla conclusa.

Ma vediamo assieme i possibili scenari.

Condomini che usufruiscono dell’aliquota del 110% o del 90%

Se ci dovessero essere spese successive al 31 dicembre 2023 a queste verrà applicata la nuova aliquota al 70% (se confermata).

Villette prima casa

Per eventuali spese successive al 31 dicembre 2023 si applicherà l’aliquota del 70% (se confermata), fatto salvo che i proprietari rientrino nei limiti di reddito e abbiano diritto al Superbonus al 90%.

Villette che usufruiscono dell’aliquota al 110%

Per eventuali spese successive al 31 dicembre 2023 verranno applicate le aliquote ordinarie dei bonus casa o ecobonus (50% e 65%) a seconda della tipologia di lavori effettuati.

Altri bonus in vigore

Chi possiede una villetta in questo periodo può ancora approfittare delle aliquote fino all’80% come sismabonus per il consolidamento e del 65% per l’ecobonus. Per i condomini invece l’unica opzione valida rimane il Superbonus.

Per altre tipologie di lavori, da qui a fine anno rimangono in essere il bonus casa con aliquota al 50%, il bonus mobili per chi ristruttura e il bonus barriere al 75%.

https://www.immobiliare.it/news/superbonus-in-scadenza-quali-opzioni-per-chi-ha-gia-iniziato-i-lavori-e-per-chi-vuole-avviarli-155689/

Bonus casa 2024, quali agevolazioni per la ristrutturazione? Le novità in campo

Anna Maria D’Andrea – IMPOSTE

Si apre il capitolo dei bonus casa 2024: quali saranno le agevolazioni previste per chi vuole ristrutturare casa? Confermati al momento gli incentivi del 50 e del 65 per cento, mentre per il superbonus si va verso la riduzione. Tra le novità è in campo l’ipotesi di un ecobonus sociale, con incentivi mirati per i titolari di redditi bassi. Le misure al centro del cantiere della Manovra

Bonus casa 2024: quali sono le agevolazioni in campo per chi ha in programma interventi di ristrutturazione?

Mancano ormai pochi mesi alla fine dell’anno e al 31 dicembre 2023 terminerà l’esperienza del superbonus del 110 per cento. L’aliquota dell’agevolazione passerà al 70 per cento a partire dal prossimo 1° gennaio e per tutto il prossimo anno sono al momento confermate le detrazioni del 50 e del 65 per cento.

La partita sugli incentivi da mettere in campo per le ristrutturazioni, con un occhio di riguardo a quelle che puntano al risparmio energetico, è tuttavia aperta. Nel PNRR trova spazio la previsione di un ecobonus sociale, con particolare attenzione ai titolari di redditi bassi, ed è all’esame della Camera una proposta di legge per l’avvio di un bonus fino al 100 per cento delle spese sostenute.

Alta l’attenzione anche sulla possibilità che vengano ripristinati, seppur con limitazioni, i meccanismi della cessione del credito e dello sconto in fattura.

Bonus casa 2024, quali agevolazioni per la ristrutturazione? Le novità in campo

Nell’attesa che si apra il cantiere della Legge di Bilancio 2024, a delineare il futuro dei bonus casa è quanto previsto dall’ultima Manovra, con la quale è stata prevista la proroga fino al 31 dicembre del prossimo anno degli incentivi ordinari per le ristrutturazioni e il risparmio energetico.

Il bonus del 50 per cento e l’ecobonus fino al 65 per cento, con incentivi più elevati per i lavori di efficientamento in condominio, saranno in vigore per tutto il 2024. Confermato al momento anche il bonus mobili, seppur con limite di spesa destinato a calare dagli 8.000 euro previsti attualmente a 5.000 euro.

Tagliola in vista invece per il superbonus, che dopo la riduzione dal 110 al 90 per cento per l’anno in corso è destinato a scendere al 70 per cento per i lavori eseguiti dal 1° gennaio 2024, in vista del passaggio al 65 per cento, al pari dell’ecobonus, a decorrere dall’anno successivo.

In campo anche il bonus barriere architettoniche del 75 per cento, agevolazione per la quale è richiesto il rispetto di specifici requisiti tecnici ma che si applica ad un’ampia categoria di interventi, dalle ristrutturazioni di bagni e cucine fino alla sostituzione delle finestre, il tutto nell’ottica di una maggiore accessibilità e fruibilità. Questa, inoltre, l’unica delle agevolazioni per le quali è prevista ad oggi la possibilità di fruire di cessione del credito e sconto in fattura.

Ma dalla Legge di Bilancio 2024 si attendono possibili novità, ed è per i titolari di redditi bassi e per i giovani che è in campo l’ipotesi di un bonus a copertura totale delle spese sostenute, con possibilità di optare per le due modalità alternative all’utilizzo dello sconto fiscale in detrazione pluriennale.

Bonus casa 2024, in campo l’ecobonus sociale con cessione del credito e sconto in fattura

Alle agevolazioni che, per il momento, sono già in campo si affiancano le ipotesi di nuovi incentivi volti a favorire le riqualificazioni energetiche degli immobili.

Il PNRR rivisitato il 27 luglio scorso prevede di rafforzare le agevolazioni fiscali vigenti e, in particolare, di introdurre un ecobonus sociale per i lavori in condomini, edifici monofamiliari, e per le cooperative di abitazione a proprietà indivisa, ma anche associazioni sportive, club amatoriali e case popolari.

L’ecobonus sociale, per un totale di 4 miliardi da stanziare per il 2024 e per il 2025, mira ad agevolare però solo alcune categorie di contribuenti e in particolare si tratta di titolari di redditi bassi, dal valore ancora da definire, così come i giovani.

Una proposta che si inserisce nella discussione già aperta sul destino dei bonus casa e, su questo, è stato presentato alla Camera un progetto di legge volto proprio ad introdurre un nuovo incentivo fino al 100 per cento per i titolari di redditi di importo più basso.

Da definire anche il futuro dei due meccanismi che negli ultimi anni hanno consentito anche agli incapienti e, più in generale, ai contribuenti senza disponibilità economiche sufficienti, di accedere ai bonus edilizi.

Così come per l’ecobonus sociale, si profila l’ipotesi di una reintroduzione dei meccanismi della cessione del credito e dello sconto in fattura. Un ritorno però non generalizzato, ma solo per i contribuenti che effettivamente non hanno la possibilità di farsi carico della spesa necessaria per ristrutturare casa.

Siamo però ancora sul terreno delle ipotesi e per avere i primi dettagli concreti bisognerà attendere ancora. In particolare, la prima delle date da monitorare è quella del 27 settembre, termine per la presentazione della NaDEF da parte del Governo, documento che racchiuderà le linee di intervento attese dalla Legge di Bilancio 2024.

https://www.informazionefiscale.it/bonus-casa-2024-agevolazioni-ristrutturazione-novita

L’architettura galleggiante è il futuro: come sta cambiando la costruzione delle case

I cambiamenti climatici pongono il problema dei livelli sempre più alti del mare, ma le case si stanno adeguando già da ora con i progetti di architettura galleggiante

Credit: NLÉ

Il futuro delle case è sull’acqua: le innovazioni dell’architettura galleggiante

Alluvioni, cambio repentino delle condizioni meteo e inondazioni ci stanno mettendo davanti alla consapevolezza che il clima continua a cambiare. Oltre a correre ai ripari e fare qualcosa di concreto per modificare le nostre abitudini, dobbiamo anche convivere con le conseguenze che ormai sono già in atto. Una delle più impattanti sulla nostra vita è l’innalzamento del livello del mare. Lo stesso Segretario delle Nazioni Unite ha lanciato l’allarme sulla possibile scomparsa di interi paesi che verranno sommersi dall’acqua.

Questa prospettiva è particolarmente grave per le comunità costiere che nel corso degli ultimi anni hanno già subito inondazioni importanti. Molti esperti del settore e architetti, hanno capito che invece di bloccare l’acqua, è necessario convivere con essa e per questo stanno pensando a vere e proprie case galleggianti.

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Uno dei padiglioni realizzati dallo studio NLÉ, foto CNN

I primi progetti galleggianti

Lo studio di architettura NLÉ, guidato da Kunlé Adeyemi ha sperimentato questo tipo di abitazioni in giro per il mondo e partono tutte dal progetto pilota della scuola a Makoko. Quest’ultimo è il distretto centrale di Lagos in Nigeria, dove le persone vivono su palafitte. Da qui Kunlé Adeyemi ha avuto l’ispirazione per la realizzazione di una scuola galleggiante.

L’istituto di forma triangolare, che ricordava un’enorme A, era formato da aule e uno spazio comune in cui i bambini potevano giocare. La particolarità era che galleggiava su una base formata da barili di plastica. Dopo questo progetto Adeyemi ne ha sviluppati altri in legno che possono essere montati e smontati in poche settimane senza l’impiego di mezzi pesanti come ad esempio le gru. La caratteristica di queste costruzioni, poi, è che possono essere utilizzate per differenti scopi come quello abitativo o quello legato all’istruzione: inoltre ci sono anche differenti misure, adatte a ogni circostanza.

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Floating Music Hub a Mindelo, foto CNN

Un futuro in cui l’acqua non sarà più un pericolo

Il progetto di Adeyemi diffuso in vari paesi come Belgio, Cina e Italia, ha avuto un’applicazione semi-permanente a Mindelo una città portuale di Capo Verde dove è sorto un “hub musicale” galleggiante diviso in tre padiglioni triangolari in legno e acciaio. Al suo interno l’area è stata divisa tra una zona destinata agli spettacoli, una al bar, una alla mensa e uno studio di registrazione, tutti collegati alla riva tramite una passerella.

Questa è solo una delle applicazioni del progetto, infatti la visione della società con a capo Adeyemi è quella di creare delle vere e proprie città galleggianti, in cui l’acqua non sia più un pericolo, ma una risorsa da sfruttare a vantaggio delle popolazioni. Inoltre, tramite queste costruzioni, si vuole dare la possibilità a tutti di avere un alloggio in cui vivere all’insegna del benessere.

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Veduta aerea del Floating Music Hub a Mindelo, foto CNN

https://www.today.it/casa/futuro-acqua-innovazioni-architettura-galleggiante.html

Germania, crisi edilizia: produttori fermano impianti/ “Domanda crollata, magazzini pieni”

Edilizia in crisi in Germania: produttori fermano impianti e riducono ore di lavoro dei dipendenti. “Domanda crollata e i magazzini sono pieni”. Governo federale lavora ad aiuti

La crisi dell’edilizia si aggrava in Germania, arrivando a coinvolgere anche i produttori di materiali da costruzione. Stando ad un’analisi condotta da Frankfurter Allgemeine Zeitung, sempre più fabbriche di tetti e tegole stanno fermando la produzione a causa del calo di ordini. Da mesi non ne ricevono, quindi hanno i magazzini pieni, mentre l’anno scorso tutti i prodotti per i tetti inclinati erano quasi esauriti. Un calo di vendite estremo che si sta registrando da mesi. «Tutti e sei gli stabilimenti di tegole sono fermi, l’ultimo l’abbiamo chiuso a fine luglio», ha dichiarato un portavoce di Creaton. L’austriaca Wienerberger, l’unica grande azienda del settore di medie dimensioni, ha chiuso temporaneamente 8 dei suoi 17 stabilimenti di materiali da costruzione in Germania e ha imposto la riduzione del lavoro per 500 dipendenti. «Stiamo vivendo una situazione di stallo che non avremmo ritenuto possibile solo un anno fa», spiega l’amministratore delegato Jürgen Habenbacher.

L’Associazione Federale dell’Industria Tedesca dei Laterizi e delle Piastrelle stima il calo degli ordini nella prima metà dell’anno tra il 35 e il 50%. Una contrazione particolarmente forte perché l’industria ha registrato vendite record nell’anno precedente, rimarca il direttore generale dell’associazione Attila Gerhäuser. Le aziende stanno attraversando una «situazione molto, molto difficile», spiega a FAZ. La domanda privata da parte dei rivenditori di materiali edili è crollata e le imprese di costruzione lamentano un alto numero di cancellazioni. Un altro problema riguarda l’indennità per lavoro ridotto, poiché viene pagata solo se possono dimostrare che si tratta di un calo ciclico degli ordini e non di una crisi strutturale.

Germania in recessione: rischia crisi permanente/ Governo Scholz nel mirino: “Non interviene…”

EDILIZIA IN CRISI IN GERMANIA: GOVERNO PROMETTE AIUTI AI PRODUTTORI

Ma i produttori del settore dell’edilizia sono solo una parte di una lunga catena. Quindi, lo stallo non è di buon auspicio per le altre aziende che rientrano in questa catena. Le imprese di costruzione continuano a lavorare sui loro portafogli ordini, ma ne arrivano sempre meno. Dal rapido aumento dei tassi di interesse agli elevati costi di costruzione, passando per l’inflazione e le conseguenze della guerra in Ucraina: sono tanti gli aspetti che agitano i costruttori. A causa della crisi del gas, alcune aziende avevano interrotto la produzione nella primavera del 2022, ma nel complesso il settore se l’è cavata bene grazie ai contratti di fornitura, spesso di lunga durata, e alla successiva frenata del prezzo del gas.

A lungo termine, la conversione dei forni dal gas all’idrogeno resta la questione decisiva. Ma proprio ora che la necessità di investimenti sta crescendo, la produzione vacilla. L’industria edilizia, quindi, volge lo sguardo al ministro federale dell’edilizia Klara Geywitz, che ha annunciato un pacchetto di aiuti per settembre e vuole rimandare il previsto inasprimento degli standard di isolamento. Tuttavia, non è chiaro quale sarà l’aspetto concreto degli aiuti.

https://www.ilsussidiario.net/news/germania-crisi-edilizia-produttori-fermano-impianti-domanda-crollata-magazzini-pieni/2581992/