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Bonus casa 2024, quali agevolazioni per la ristrutturazione? Le novità in campo

Anna Maria D’Andrea – IMPOSTE

Si apre il capitolo dei bonus casa 2024: quali saranno le agevolazioni previste per chi vuole ristrutturare casa? Confermati al momento gli incentivi del 50 e del 65 per cento, mentre per il superbonus si va verso la riduzione. Tra le novità è in campo l’ipotesi di un ecobonus sociale, con incentivi mirati per i titolari di redditi bassi. Le misure al centro del cantiere della Manovra

Bonus casa 2024: quali sono le agevolazioni in campo per chi ha in programma interventi di ristrutturazione?

Mancano ormai pochi mesi alla fine dell’anno e al 31 dicembre 2023 terminerà l’esperienza del superbonus del 110 per cento. L’aliquota dell’agevolazione passerà al 70 per cento a partire dal prossimo 1° gennaio e per tutto il prossimo anno sono al momento confermate le detrazioni del 50 e del 65 per cento.

La partita sugli incentivi da mettere in campo per le ristrutturazioni, con un occhio di riguardo a quelle che puntano al risparmio energetico, è tuttavia aperta. Nel PNRR trova spazio la previsione di un ecobonus sociale, con particolare attenzione ai titolari di redditi bassi, ed è all’esame della Camera una proposta di legge per l’avvio di un bonus fino al 100 per cento delle spese sostenute.

Alta l’attenzione anche sulla possibilità che vengano ripristinati, seppur con limitazioni, i meccanismi della cessione del credito e dello sconto in fattura.

Bonus casa 2024, quali agevolazioni per la ristrutturazione? Le novità in campo

Nell’attesa che si apra il cantiere della Legge di Bilancio 2024, a delineare il futuro dei bonus casa è quanto previsto dall’ultima Manovra, con la quale è stata prevista la proroga fino al 31 dicembre del prossimo anno degli incentivi ordinari per le ristrutturazioni e il risparmio energetico.

Il bonus del 50 per cento e l’ecobonus fino al 65 per cento, con incentivi più elevati per i lavori di efficientamento in condominio, saranno in vigore per tutto il 2024. Confermato al momento anche il bonus mobili, seppur con limite di spesa destinato a calare dagli 8.000 euro previsti attualmente a 5.000 euro.

Tagliola in vista invece per il superbonus, che dopo la riduzione dal 110 al 90 per cento per l’anno in corso è destinato a scendere al 70 per cento per i lavori eseguiti dal 1° gennaio 2024, in vista del passaggio al 65 per cento, al pari dell’ecobonus, a decorrere dall’anno successivo.

In campo anche il bonus barriere architettoniche del 75 per cento, agevolazione per la quale è richiesto il rispetto di specifici requisiti tecnici ma che si applica ad un’ampia categoria di interventi, dalle ristrutturazioni di bagni e cucine fino alla sostituzione delle finestre, il tutto nell’ottica di una maggiore accessibilità e fruibilità. Questa, inoltre, l’unica delle agevolazioni per le quali è prevista ad oggi la possibilità di fruire di cessione del credito e sconto in fattura.

Ma dalla Legge di Bilancio 2024 si attendono possibili novità, ed è per i titolari di redditi bassi e per i giovani che è in campo l’ipotesi di un bonus a copertura totale delle spese sostenute, con possibilità di optare per le due modalità alternative all’utilizzo dello sconto fiscale in detrazione pluriennale.

Bonus casa 2024, in campo l’ecobonus sociale con cessione del credito e sconto in fattura

Alle agevolazioni che, per il momento, sono già in campo si affiancano le ipotesi di nuovi incentivi volti a favorire le riqualificazioni energetiche degli immobili.

Il PNRR rivisitato il 27 luglio scorso prevede di rafforzare le agevolazioni fiscali vigenti e, in particolare, di introdurre un ecobonus sociale per i lavori in condomini, edifici monofamiliari, e per le cooperative di abitazione a proprietà indivisa, ma anche associazioni sportive, club amatoriali e case popolari.

L’ecobonus sociale, per un totale di 4 miliardi da stanziare per il 2024 e per il 2025, mira ad agevolare però solo alcune categorie di contribuenti e in particolare si tratta di titolari di redditi bassi, dal valore ancora da definire, così come i giovani.

Una proposta che si inserisce nella discussione già aperta sul destino dei bonus casa e, su questo, è stato presentato alla Camera un progetto di legge volto proprio ad introdurre un nuovo incentivo fino al 100 per cento per i titolari di redditi di importo più basso.

Da definire anche il futuro dei due meccanismi che negli ultimi anni hanno consentito anche agli incapienti e, più in generale, ai contribuenti senza disponibilità economiche sufficienti, di accedere ai bonus edilizi.

Così come per l’ecobonus sociale, si profila l’ipotesi di una reintroduzione dei meccanismi della cessione del credito e dello sconto in fattura. Un ritorno però non generalizzato, ma solo per i contribuenti che effettivamente non hanno la possibilità di farsi carico della spesa necessaria per ristrutturare casa.

Siamo però ancora sul terreno delle ipotesi e per avere i primi dettagli concreti bisognerà attendere ancora. In particolare, la prima delle date da monitorare è quella del 27 settembre, termine per la presentazione della NaDEF da parte del Governo, documento che racchiuderà le linee di intervento attese dalla Legge di Bilancio 2024.

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