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Barcellona potrebbe costruire un’isola artificiale per realizzarvi 300.000 case popolari

Barcellona o Dubai? Questa è la domanda che un gran numero di turisti potrebbe farsi quando nei prossimi anni arriverà in crociera a Barcellona. Per quanto assurdo possa sembrare, il candidato sindaco della capitale catalana Karl Jacobi (del partito Nosotros-Regeneración Social) ha avanzato l’ipotesi di costruire un’isola artificiale al largo della costa di Barcellona sulla quale costruirvi 300.000 case popolari.

L’idea nasce a causa di “quanto sia difficile trovare un appartamento a Barcellona del Mar” e per la necessità di trovare soluzione al problema degli alloggi sociali in città. L’uomo d’affari tedesco ha parlato del progetto durante la presentazione della sua campagna questo fine settimana durante un pranzo presso il Circolo ippico di Barcellona.

Questo progetto ricorda molto le Palm Islands al largo di Dubai. In questo caso, le isole sono state costruite nel 2001 e la superficie delle spiagge dell’Emirato è aumentata di circa 520 km. Il progetto è stato realizzato dalla società Nakheel Properties, che a sua volta ha affidato la sua costruzione e lo sviluppo alla società belga Jan de Nul e alla società olandese Dutch Van Oord.

Jacobi, oltre che dell’isola artificiale, ha parlato anche di altre misure per il settore degli alloggi nella sua corsa per prendere il controllo del Consiglio Comunale di Barcellona. La lotta all’abusivismo è un altro dei suoi punti di forza, in merito ha assicurato che “userebbe le leggi necessarie per proteggere i barcellonesi”.

Il candidato ha poi parlato di “aumentare la presenza della polizia nazionale, promuovere un’infrastruttura per migliorare il trasporto pubblico e individuale e migliorare la politica aziendale modificando il quadro giuridico”.